AIUTIAMO bambini e genitori di bambini affetti da Retinoblastoma,

INVESTIAMO nell’acquisto di nuovi macchinari per la ricerca e la terapia contro questo tumore,

INFORMIAMO le famiglie su come individuare il retinoblastoma.

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La storia di Ilaria

La storia di Ilaria

Ilaria Facci, una giovane fotografa di successo, è un ex’paziente affetta da Retinoblastoma. La sua esperienza iniziò quando aveva solo due anni e la sua mamma, da una fotografia, notò qualcosa di anomalo negli occhi della piccola Ilaria, che fu diagnosticata con un tumore alla retina. Ilaria ha dovuto sottoporsi a un intervento chirurgico, ma è stata in grado di sconfiggere la malattia e di continuare a vivere una vita piena e felice.

Ilaria parla della sua esperienza con la malattia non come una sfida fisica, ma come un’opportunità per vedere la sua vita in modo nuovo e ricco d’amore. La sua passione per la fotografia è diventata un mezzo per esprimere la sua arte e per condividere la sua visione del mondo con gli altri. Ilaria sta attualmente lavorando a un progetto fotografico che ritrae persone che hanno affrontato la Retinoblastoma, come una bambina di tre anni e una ballerina cieca. Questo progetto artistico sarà anche una campagna di sensibilizzazione per la malattia e il ricavato del libro verrà utilizzato per aiutare i bambini affetti da Retinoblastoma in Africa.

Questa storia di Ilaria e di altri pazienti che hanno affrontato la Retinoblastoma offre un messaggio di speranza e di coraggio per le famiglie che affrontano questa malattia. Con una diagnosi precoce e un trattamento adeguato, i bambini possono sconfiggere questa malattia e vivere una vita piena e felice. Inoltre, è importante che le famiglie non perdano mai la speranza e che affrontino questa sfida con amore incondizionato per la vita.

In conclusione, il Retinoblastoma può essere una sfida difficile per le famiglie, ma con la diagnosi precoce e il trattamento adeguato, i bambini possono superare questa malattia e vivere una vita piena e felice.

 

Fonte: Siena News

Rendiconto 2021 relativo al 5×1000

Rendiconto 2021 relativo al 5×1000

In questo articolo pubblichiamo il rendiconto 2021 relativo al contributo 5×1000.

Grazie a tutti voi che avete scelto la nostra associazione come destinataria del 5×1000 e che, con il vostro contributo, avete sostenuto i nostri progetti.

Clicca sui link qui sotto per visualizzare il rendiconto completo:

Rendiconto 2021 5×1000: pdf
Rendiconto 2021 5×1000: pdf

 

 

Donato nuovo macchinario diagnostico all’Ospedale Bambin Gesù

Donato nuovo macchinario diagnostico all’Ospedale Bambin Gesù

Grazie al 5×1000 e a tutte le generose donazioni ricevute, abbiamo potuto acquistare e donare all’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma un nuovo apparecchio diagnostico, Optos’ Daytona, utile per la diagnosi precoce del retinoblastoma. Di seguito i ringraziamenti del Dott. Carlo Gandolfo.

“Gentile presidente AILR Vogliate lei e l’associazione da lei presieduta accogliere i più sinceri ringraziamenti per questo gesto di indubbia generosità. Anche con il vostro sostegno, tutti insieme potremo migliorare il percorso diagnostico-terapeutico di bambini affetti da retino-blastoma.  Lo studio consensuale binoculare della patologia eseguito con dispositivi moderni, quali quello da voi donato, fornisce informazioni insostituibili per la stratificazione e la stadiazione di questa patologia maligna della retina, tipica della più tenera età.  Nel manifestare nuovamente la più sincera riconoscenza di tutta l’unità operativa di Neuroradiologia dell’ospedale Bambin Gesù e mia in particolare per la sensibilità e l’attenzione dimostrate, mi piace cogliere l’occasione per porgere a lei, al CD e ai soci tutti dell’associazione i nostri migliori saluti.”
Carlo Gandolfo

Il nostro impegno per rendere sempre più semplice la diagnosi del retinoblastoma e sostenere tutte le famiglie dei bambini affetti da questa tipologia di tumore prosegue. Se volete sostenere i nostri progetti, consultate la pagina su Cosa potete fare. Buon Natale!

Perchè i bambini hanno i tumori

Perchè i bambini hanno i tumori

Fattori di rischio genetici o circostanze ambientali: ogni anno in Italia circa 2.300 bambini ricevono la diagnosi di un tumore. Ecco cosa ha scoperto la scienza in merito.

 

Perchè i bambini si ammalano di tumore?

Per circa il 90 per cento dei casi la causa è ancora oggi ignota. Si ipotizza che i bambini si ammalino di tumore per l’effetto dell’interazione tra fattori esterni con il patrimonio genetico della famiglia.

«Purtroppo è ancora limitata l’informazione su come nascono i tumori, soprattutto rispetto a quelli che esordiscono in età pediatrica, ma è stata dimostrata l’esistenza di precisi fattori di rischio, che si possono suddividere in genetici e ambientali — spiega Franco Locatelli, direttore del Dipartimento di Oncoematologia pediatrica e terapia cellulare e genica dell’IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma in un articolo pubblicato su Corriere.it —. Il ruolo dei fattori genetici nelle neoplasie pediatriche è un argomento ampiamente dibattuto e ancora lontano da una conclusione definitiva. In sintesi si può dire che, oltre al paradigmatico e ben noto caso del retinoblastoma (che colpisce l’occhio) e del nefroblastoma (che interessa il rene), il numero dei tumori determinati geneticamente è relativamente modesto, pari ad appena il 4-6 per cento del totale dei casi».

 

Predisposizione genetica tra le principali cause del Retinoblastoma

Per i retinoblastomi è stato calcolato che la componente genetica si aggiri intorno al 50 per cento circa, ciò significa che determinate condizioni dei familiari possono influenzare in modo patologico il quadro genetico del bambino.

 

Fattori ambientali influiscono solo nel 3% dei casi

A differenza di quanto dimostrato nei tumori dell’adulto, si ritiene che per meno del 3 per cento dei tumori pediatrici sia plausibile una diretta correlazione con esposizioni ambientali (infezioni, agenti fisici o sostanze chimiche).

Fonte: Corriere.it

ASINO VOLA

Asino Vola è il film di Marcello Ponte e Paolo Tripodi prodotto da Tempesta e Rai Cinema che supporta l’Ailr.

La storia è quella di Maurizio, un bambinetto caparbio, cresciuto tra mille avventure solitarie nella fiumara, un piccolo ruscello quasi sempre asciutto dove la gente butta quello che non gli serve più. Maurizio ha fatto di quella discarica il suo magico parco giochi, ed è lì che matura il sogno di far parte della banda musicale del paese.

Il film supporta l’Ailr. Per ulteriori informazioni: www.asinovola.it

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