Oggi, 14 giugno, è la giornata mondiale del donatore di sangue, un gesto volontario e fondamentale per la vita di molte persone e cruciale nei casi di emergenza. Lo slogan di quest’anno recita “Dona sangue. Donalo ora, donalo spesso”.
L’Istituita dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), oltre a promuovere l’importanza di questo gesto, vuole ringraziare i volontari grazie ai quali ogni anno, a livello mondiale, vengono raccolte ben 112,5 milioni di donazioni. Un numero in crescita e merito principalmente dei paesi ad alto reddito.
Donazioni di sangue: alcuni numeri
La donazione di sangue da parte dell’1% della popolazione può soddisfare i requisiti fondamentali di una nazione. Ma in tutto, ad oggi, solo 57 paesi raccolgono il 100% della loro offerta di sangue da donatori di sangue volontari e non pagati. Risorsa fondamentale non solo per trattamenti programmati e interventi urgenti, ma anche per curare i feriti in caso di emergenze come calamità naturali, incidenti e guerre, l’accesso al sangue e agli emoderivati è un elemento fondamentale di un sistema sanitario efficace. E soprattutto è requisito indispensabile per un sistema che sappia far fronte alle emergenze, ovvero situazioni in cui aumenta la domanda di trasfusioni e la consegna di sangue diventa complessa.
Donazioni di sangue: in Italia
In Italia sono più di 1,7 milioni i donatori. Nel 2015 gli ospedali italiani hanno ricevuto più di tre milioni di sacche. L’84 per cento delle donazioni ha riguardato il prelievo di sangue intero, mentre la restante parte le aferesi (la più nota è la plasmaferesi).
Donazioni di sangue: le iniziative
Per il fine settimana i volontari delle sezioni comunali, sparse in tutta Italia, hanno organizzato feste, incontri e punti informativi. I rappresentanti delle associazioni dei donatori saranno invece ricevuti il 14 giugno al ministero della Salute dal ministro Beatrice Lorenzin e dal sottosegretario all’Istruzione Vito De Filippo. “La scuola gioca un ruolo centrale nella ricerca di nuovi donatori – spiega Saturni – e per questo molti nostri progetti si inseriscono nelle ore di educazione civica fin dalla scuola dell’infanzia”.
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