Siamo alla vigilia del ritorno a scuola. Un momento importante e delicato, soprattutto per i bambini con retinoblastoma o affetti da problemi e perdita della vista. Per aiutarli lungo questo cammino abbiamo elencato alcuni supporti di cui potrebbero aver bisogno e cosa i genitori possono fare per aiutarli a proteggerli.
Sviluppo visivo
Lo sviluppo visivo continua nei primi anni di scuola e non tutti i bambini avranno una visione perfetta. Per poter svolgere al meglio il loro ruolo, gli insegnanti devono conoscere il tipo e il grado di disabilità del bambino ai fini di un approccio ottimale e di una adeguata programmazione educativa.
Per quanto riguarda la cecità, i criteri sono delineati dalla legge 138 del 2001, che individua i ciechi e gli ipovedenti in base alla acuità visiva (visus) e all’ampiezza del campo visivo (la porzione di spazio che l’occhio è in grado di vedere davanti a sé). La legge definisce i concetti di:
- Cieco assoluto: colui che non vede nulla o al massimo è in grado di percepire una fonte luminosa o il movimento di una mano posta davanti all’occhio;
- Cieco parziale: soggetto con un visus inferiore ad 1/10;
- Ipovedente grave: colui che ha un visus compreso tra 1/20 e 1/10 oppure una riduzione del campo visivo tra il 50% e il 60%;
- Ipovedente medio-grave: colui che ha un visus compreso tra 1/10 e 2/10 oppure una riduzione del campo visivo tra il 30% e il 50%;
- Ipovedente lieve: colui che ha un visus compreso tra 2/10 e 3/10 oppure una riduzione del campo visivo tra il 10% e il 30%.
Questa classificazione risulta molto importante nell’ambito scolastico, sia nelle prime fasi organizzative dell’accoglienza, sia nella scelta e nell’utilizzo di metodi e ausili necessari per la didattica
Stabilire un supporto in anticipo
Prima del rientro a scuola è bene rivolgersi all’istituto scolastico locale, all’agenzia per l’istruzione o ai servizi sociali per richiedere assistenza e servizi di supporto per tuo figlio. Questa valutazione richiederà anche un rapporto medico, per considerare come la disabilità influisca sulla capacità del bambino di accedere alle tappe dello sviluppo e all’istruzione. La documentazione fondamentale comprende:
- La certificazione medica oculistica
- La diagnosi funzionale
- Il PEI (profilo diagnostico, progetto educativo – didattico, relazione finale)
Guida al PEI
I Piani Educativi Individualizzati (PEI) sono piani scritti che delineano i punti di forza, i bisogni e le preferenze individuali per stabilire l’apprendimento dei bambini con perdita della vista. Un PEI è un documento collaborativo che include insegnanti, amministratori, fornitori di servizi, la famiglia e, soprattutto, lo studente. Gli obiettivi vengono sviluppati in base alle aree di necessità e viene messo in atto un piano per quanto riguarda la frequenza e la consegna. Potrebbero essere disponibili ulteriori supporti come:
- Terapia individuale e/o familiare
- Consulente scolastico
- Assistenti sociali scolastici
- Infermiera della scuola
Creare un’esperienza inclusiva
I bambini con disabilità devono essere inclusi nella classe di istruzione e partecipare al programma di istruzione regolare nella massima misura possibile. Di seguito abbiamo elencato alcuni supporti per facilitare l’apprendimento che può fornire la scuola
- Posti a sedere preferenziali
- Stampa grande/Braille
- Regolazioni dell’illuminazione
- Incarichi ridotti
- Pause per affaticamento visivo
- Ambiente di test alternativo
- Tempo aggiuntivo per completare compiti/test scolastici
- Tecnologia di assistenza/dispositivo per ipovedenti (es. CCTV o iPad)
- Riposare gli occhi se necessario a causa dell’affaticamento visivo
- Uso del leggio
- Spazio di lavoro più ampio per accogliere materiali e tecnologia
- Materiali adattati (es. righello, goniometro)
- Carta in grassetto
- Libri uditivi