Venerdì 7 e sabato 8 settembre si è svolto, presso l’aula congressi del distaccamento San Paolo dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, il 3° meeting internazionale sul Retinoblastoma.
L’Ailr, come membro del gruppo dell’EurBG, è intervenuta con la presenza e con un intervento dove sono state presentate anche eventuali nuove sfide che l’associazione potrebbe intraprendere per i prossimi anni, quale l’acquisto di un nuovo macchinario per la cura e la diagnosi accurata del retinoblastoma.
Nelle due giornate di convegno si è fatto il punto della situazione sull’attuale stato dei trattamenti inflitti ai pazienti dei paesi rappresentati dai medici presenti in sala e sono emerse delle differenze soprattutto tra gli stati orientali e quelli occidentali.
3° International Update about Retinoblastoma: i 10 anni di chemioterapia intrarteriosa
Durante il convegno è stata presentata l’esperienza di 10 anni di chemioterapia intrarteriosa del team del gruppo di ricerca di Siena guidato dalla Prof.ssa Doris Hadjistilianou con risultati sovrapponibili ai centri di eccellenza mondiale. Sono 180 gli occhi trattati con oltre 790 procedure grazie al team di oftalmologi, neuroradiologi, oncologi pediatri e neuroradiologisti interventisti. Presentati anche i brillanti risultati del “gemellaggio” con l’ospedale Aghia Sofia di Atene con il quale, da oltre 15 anni, il gruppo di Siena ha una continua e proficua collaborazione: oltre 70 i bambini greci trattati grazie all’accoglienza del Policlinico Le Scotte di Siena.
3° International Update about Retinoblastoma: la situazione italiana
Dal 3° International Update about Retinoblastoma è emersa una notizia confortante e cioè che Francia, Italia (Bambino Gesù), Spagna, Germania, Olanda e Svizzera sono ormai uniformati ad una tipologia di protocollo che permetterebbe di trattare i bambini in modo uguale nei paesi appena citati. In particolare, nella giornata di sabato si è discusso della qualità della vita con interventi da parte di psicologi e protesisti italiani e stranieri. Non sono mancate le domande incentrate soprattutto al come affrontare la vita dopo l’enucleazione e l’accettazione della mancanza di uno o di entrambi gli occhi da parte dei genitori e dei piccoli pazienti.
Da parte nostra un grosso grazie va al Dottor Romanzo Antonino e al dottor Cozza Raffaele, rispettivamente oculista e oncologo che seguono i nostri bambini presso l’ospedale pediatrico del Bambino Gesù di Palidoro e Roma Giannicolo, per avere organizzato un evento come quello, momento di crescita personale e di confronto tra le varie associazioni. Da parte nostra un grazie alle associazioni di genitori intervenute e un arrivederci al prossimo incontro.
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